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STORIA DI LIVNO

Le tracce più antiche della vita umana nell’area di Livno risalgono all’epoca preistorica, circa 2000 anni a.C. Nell’area della città si trovano tre siti storici che sono riusciti a resistere agli attacchi dei Romani per un periodo di due secoli e mezzo.

L’imperatore bizantino Costantino VII Porfirogenito menziona Livno nell’anno 949 nella sua opera “De Administrando Imperio. Il documento scritto più antico che menziona Livno è il Diploma del principe Mutimir del 28 settembre 892, con il quale la chiesa di San Giorgio viene donata all’arcivescovo di Spalato Pietro II, nella quale tra i firmatari nella lista dei testimoni si trova al secondo posto il governatore di Livno, Želimir. Come parrocchia, Livno viene menzionato nel X secolo.

Durante il XIII e XIV secolo, Livno attraversa diverse fasi significative nel suo status. Per un certo periodo, la città rappresentava la parrocchia dello stato croato sotto il controllo della famiglia Šubić. Successivamente, Livno tornò a far parte dello stato bosniaco.

I turchi ottomani entrarono a Livno nel 1463, ma nello stesso anno furono costretti a ritirarsi a causa della controffensiva della coalizione unita di Vukčić-Kosača e del re Mattia Corvino. Tuttavia, nonostante la difesa organizzata, il potere ottomano si consolidò a Livno e nei Balcani alcuni anni dopo.

Quando gli ottomani alla fine del XVII secolo persero le regioni al di fuori dell’area bosniaca, Livno fu incluso nella Krajina bosniaca. Fu costituita la captaneria di Livno, che spesso divenne teatro di conflitti con le bande uscoche della Dalmazia veneta. A causa delle loro ingenti perdite nell’area di Livno, nella canzone popolare Livno (il nome ufficiale della città era Hlivno) è menzionato come malefico Lijevno. Il potere ottomano durerà a Livno fino all’arrivo dell’Austria-Ungheria nel 1878.

Durante il dominio austro-ungarico, l’occupante introdusse il proprio modo di governo che riguardava principalmente l’organizzazione della giustizia e dell’amministrazione della città, così come l’istruzione, la sanità e altri bisogni pubblici.

Dopo la caduta della doppia monarchia, nacque il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (dal 1929 Regno di Jugoslavia).

La Jugoslavia fu divisa in nove banovine, e Livno apparteneva alla Banovina del Litorale con sede a Spalato. Con il contratto Cvetković-Maček avvenne la creazione della Banovina di Croazia nel 1939, che includeva anche Livno. L’arrivo della Seconda guerra mondiale colse Livno all’interno della NDH.

Dopo la guerra, Livno si urbanizzò rapidamente e nel 1974 ottenne lo status di comune.

Dopo il Accordo di pace di Dayton, Livno è diventato il centro del cantone di Livno, che fa parte della Federazione di Bosnia ed Erzegovina.

Moschea di Hadži Ahmet Dukatar

La moschea di Dukatar o la moschea Glavica è uno dei simboli più riconoscibili della città di Livno e una delle sue moschee più significative. Si trova nella parte antica della città di Livno ed è stata costruita tra il 1562 e il 1574. A destra della moschea si trova anche il minareto, che ancora oggi segna il tempo. Con il suo aspetto archaico, la cupola alta e il minareto basso, la moschea di Dukatar ricorda le prime moschee ottomane a cupola in Nicea del XIV secolo.