VIŠEGRAD Turismo

STORIA DI VIŠEGRAD

È noto che le tracce più antiche della vita umana in queste terre risalgono al periodo degli Illiri, 1500 anni prima della nostra era. Nella valle della Drina passava la strada romana “Via Drina”, e in quel periodo questi luoghi furono abitati dai minatori sassoni, da cui una parte di Višegrad è ancora oggi chiamata Sasi.

Višegrad aveva una posizione economica, geografica e strategica molto favorevole, ed è stato quindi un obiettivo per molti conquistatori. Višegrad viene menzionato per la prima volta nel 1433 in relazione alla potente famiglia nobiliare serba Pavlović, e secondo quanto riportato dal famoso viaggiatore turco Evliya Çelebi, Mehmed Pasha costruì circa nel 1577 la parte bassa della città di Višegrad, e poiché esisteva anche un insediamento sopra, il paese prese il nome di Višegrad. Višegrad cadde sotto il dominio dell’Impero Ottomano nel 1462, dove rimase fino al Congresso di Berlino nel 1878, quando l’Austria-Ungheria prese il controllo dell’intera Bosnia. Sotto il dominio austro-ungarico, Višegrad si urbanizzò e si modernizzò, venne costruito un acquedotto, vennero introdotti i registri fondiari, venne costruita una ferrovia a scartamento ridotto e edifici pubblici. Dopo la Prima Guerra Mondiale, Višegrad faceva parte del Regno di Jugoslavia, e dopo le guerre mondiali, in mezzo alle macerie, la maggior parte degli edifici era gravemente danneggiata, compreso il ponte di Višegrad.

Andrićgrad

Andrićgrad o Kamengrad, all’imbocco del fiume Drina e del fiume Rzav, è un’opera del famoso regista Emir Kusturica. Kusturica è stato ispirato dalla vita e dall’opera di Ivo Andrić, e Andrićgrad oggi rappresenta un centro culturale e una sorta di etno-villaggio. All’interno del complesso si trovano circa cinquanta edifici, e al centro si erge un monumento a Ivo Andrić, alto 2,4 metri. Andrićgrad rappresenta una fusione perfetta di epoche e stili che si sono alternati nel corso della lunga storia di questa città, e durante la vostra visita avrete l’opportunità di godere di cinema, gallerie, locali, librerie e dell’Istituto Ivo Andrić con un centro di slavistica, oltre a una replica del monastero di Dečani.